17 novembre 2010

Italia in piena. Non è colpa della pioggia

di Francesco Loiacono

Acqua che zampilla dai tombini, acqua che fuoriesce dall’asfalto e dai marciapiedi ormai in frantumi, acqua che fa scoppiare la rete idrica e fognaria trasformando le strade in violente cascate marroni. Circolazione interrotta, treni sospesi, servizi in tilt con il lungomare più bello d’Italia che diventa una piscina. E tanto fango. Questa è Reggio Calabria ogni volta che piove con un minimo d’insistenza. Per capire perché l’Italia è afflitta da continue, e purtroppo sempre più spesso tragiche, alluvioni bisogna scendere lungo lo Stivale e andare nella città dello Stretto, vero caso studio di un paese in piena. La Nuova Ecologia l’ha fatto, il 13 ottobre scorso, vivendo un giorno di ordinaria alluvione. Già, perché non è un caso se l’acqua esonda da tutte le parti. L’equilibrio idrogeologico del territorio è stato rotto, violentato. La natura piegata a degradato scenario di squallide operazioni urbanistiche, spesso abusive. Con il risultato che quando piove l’acqua non trova più i suoi canali naturali ma scivola su cemento e asfalto, o addirittura sotto di essi, prendendo velocità e spazzando ogni cosa incontri.

Leggi il testo completo dell'inchiesta su Nuova Ecologia di novembre 2010
VIDEO: la fiumara sull'autostrada

Nessun commento:

Posta un commento