5 gennaio 2012

La road map di Legambiente verso la green economy

Ridurre gli sprechi, prevenire il dissesto. E varare la fiscalità verde.
Il piano dell’associazione per uscire dalla crisi





VOCI IN ATTIVO

- Patrimoniale una tantum sulle auto di grossa cilindrata immatricolate nel periodo 2006-2012. Esclusi i veicoli a trazione elettrica, a gpl,e metano e quelli per i disabili. Tale contributo può essere destinato al sostegno del trasporto pubblico locale.
1 miliardi e 992 milioni

- Revisione della fiscalità ordinaria sulle auto. Si propone di cambiare il criterio con cui si calcola la tassa di possesso degli autoveicoli (il bollo) adottando un incremento o un decremento in funzione delle emissioni di CO2, incrociando potenza e uso. Si prevede una fascia di esenzione fino a 100 gr CO2/Km. Per mantenere inalterato il gettito del bollo basta aumentare il costo del carburante di 16 eurocent al litro, eliminando così la tassa di possesso.
500 milioni
- Cave. Sabbia e ghiaia estratte portano nelle casse delle Regioni circa 36 milioni di euro. Con canoni di concessione al 20% dei prezzi di vendita dei materiali scavati si arriverebbe a 267.695.719 euro.
231 milioni e 500.000

- Concessioni acque minerali. Istituire un canone di 10 euro a metro cubo imbottigliato per tutto il territorio nazionale.
115 milioni
- Rifiuti. Aumentare il costo dello smaltimento in discarica. Fissando la nuova ecotassa a 50 euro per tonnellata di rifiuti smaltiti, agli attuali tassi di smaltimento, nelle casse delle Regioni finirebbero 750 milioni di euro a fronte degli attuali 40.
710 milioni
- Unificare la tassazione delle rendite finanziarie al 23%, una soglia allineata con i grandi paesi europei e che non presenta rischi di fuga di capitali.
2 miliardi
- Sostegno ai treni dei pendolari attraverso l’introduzione di un’accisa di 3 centesimi per litro di benzina e gasolio per coprire i tagli subiti dal trasporto locale. Per alleviare gli automobilisti dai rincari il governo può agire sugli accordi di cartello fra petrolieri e distributori di benzina.
1 miliardo e 200 milioni

STOP AGLI SPRECHI
- Ritardo sugli obiettivi di Kyoto. Sulla base delle stime delle emissioni climalteranti nei primi tre anni di conteggio si è accumulato un debito di quasi 800 milioni di euro.
800 milioni
- Strade e ponti inutili e incentivi all’autotrasporto. La legge obiettivo 2002-2010 finanzia al 70% strade e autostrade e solo al 14 e 16% ferrovie e metropolitane. Rinunciare al Ponte sullo Stretto consentirebbe un risparmio di sei miliardi di euro. Le autostrade padane costano oltre 6 miliardi.
12 miliardi e 730 milioni
- Incentivi all’autotrasporto. Il trasporto su gomma gode di sconti su pedaggi, sgravi fiscali e detrazioni varie. 400 milioni
- Spese militari. Legambiente propone, fra le altre misure di contrazione della spesa bellica, di non firmare il contratto per la produzione di 131 cacciabombardieri.
791,5 milioni

TUTELA DEI BENI COMUNI

- Combattere il rischio idrogeologico, abbattere i costi dell’emergenza. Le recenti manovre hanno azzerato anche il miliardo messo a disposizione nel 2009 per la difesa del suolo. L’assenza di interventi di prevenzione costa morti e distruzioni molto care.

- Spreco di suolo. In Italia si perdono tra i 350 e i 500 Km2 di superficie naturale, rurale o agricola. Vanno ripensati i meccanismi che incentivano i Comuni a rilasciare concessioni edilizie.

- Spreco di legalità e civiltà, con ecomafie e abusivismo che procurano danno  all’economia sana. Quella sommersa vale il 17% della ricchezza prodotta in Italia. Il giro d’affari delle ecomafie nel 2010 è stato di 20 miliardi di euro. La proposta: mai più condoni, abbattere gli immobili abusivi, inserire nel codice penale i reati ambientali, contrastare evasione fiscale ed ecomafie.

NUOVE ENTRATE
6.748.500.000 Euro

SPRECHI DA TAGLIARE

14.691.500.000 Euro

TOTALE

21.440.000.000 Euro

LINK: Legambiente

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