La mobilità che continua a viaggiare su gomma, il territorio abbandonato a se stesso e l'efficienza energetica che va in retromarcia. Le misure contro natura della Legge di Stabilità
PATRIMONIO
Con la cultura non si mangia, ha detto Tremonti. Che quindi non si accontenta dei crolli di Pompei e demolisce l’investimento in arte, beni architettonici e paesaggio. L’incidenza sul bilancio dello Stato del ministero delle Attività culturali è identica a quella del 2010, lo 0,3%. Più che una dieta un digiuno, se paragonato all’1% dei maggiori Stati europei. Rispetto alle previsioni assestate per l’esercizio finanziario del 2010 si registra un decremento di 288,9 milioni di euro. La missione Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e paesaggisitici prevede un decremento di 224,2 milioni (-15,6% rispetto al 2010).
MOBILITA'
Sul fronte trasporti nessuna novità purtroppo: il governo punta sempre su strade e autostrade e continua a foraggiare l’autotrasporto. La legge di Stabilità finanzia 400 milioni di euro per i mezzi su gomma per il 2011 e investimenti per 1.230 milioni di euro per nuove strade e autostrade, tra la legge Obiettivo ed Expo Milano. Sono finanziate la pedemontana veneta, l’autostrada Torino-Savona e la variante di valico Firenze-Bologna, il tratto autostradale Agliò Canova, il potenziamento della Bologna-Firenze e le infrastrutture per la mobilità al servizio del nuovo polo esterno della Fiera di Milano.
MINISTERO DELL'AMBIENTE
Il ministero dell’Ambiente resta ormai senza portafoglio: nel 2011 i fondi calano del 31,2% rispetto all’anno scorso, 232,7 milioni in meno in un settore già allo stremo. Con Prestigiacomo in polemica con il Pdl per le pressioni sul suo dicastero. Una vera e propria mattanza è in arrivo per le Aree protette, che passano da 54 a 6,8 milioni di euro. Per evitare il fallimento dei Parchi è stato istituito un nuovo fondo nel bilancio del ministero, che per i prossimi tre anni mette a disposizione 105 milioni. Insomma, i Parchi dovrebbero mantenere gli stessi fondi, ma a discapito di altre politiche ambientali.
ENERGIA
Che il governo non crede nelle rinnovabili s’era capito già a febbraio 2010, quando ha dato il via libera al decreto legislativo per la localizzazione dei siti nucleari. E se c’è da trovare i soldi per il costosissimo ritorno all’atomo saranno le rinnovabili a pagare dazio: a partire dal 2013 i certificati verdi, i titoli vendibili di cui hanno beneficiato i produttori di ecoenergia, gradualmente non esisteranno più. Inoltre, la legge di Stabilità inserisce la retromarcia allo sviluppo dell’efficienza energetica. L’importo della detrazione fiscale del 55% per chi riduce il fabbisogno energetico per riscaldare il proprio immobile andrà ripartito non più in cinque anni ma in dieci.
DIFESA DEL SUOLO
La difesa del suolo paga la decurtazione dei 900 milioni dedicati ai piani straordinari per la messa in sicurezza delle zone a maggior rischio idrogeologico. Non solo. Dagli oltre 500 milioni stanziati a questo fine dall’ultima Finanziaria di Prodi nel 2007, si passa ai 52 milioni e 828mila euro di oggi. Inoltre, soltanto dal 2012 il ministero dell’Ambiente potrà attingere a un accantonamento di 210 milioni per questo capitolo, dunque per l’anno in corso non c’è altro. Anche il programma di Protezione civile, collocato nello stato di previsione del ministero dell’Economia subisce una riduzione di 196,7 milioni di euro (pari al 9,4%). Non resta che sperare in un tempo migliore.
ISTRUZIONE
Come se non bastassero i tagli e i cambiamenti introdotti dalla riforma Gelmini, il governo abbatte, con la legge di Stabilità, un’altra scure sull’insegnamento. Mentre reintroduce 245 milioni per le scuole paritarie, tagliati con la manovra di luglio, il ddl di dicembre elimina il fondo per i libri gratis alle elementari e il comodato
d’uso alle medie: 103 milioni voluti dal governo Prodi nel 2007, e sempre finanziati fino a quest’anno. La legge di Stabilità taglia anche di 10 milioni di euro la “dote” in mano alle scuole per finanziare i Pof (piano d’offerta formativa). Questi 10 milioni sottratti alla scuola andranno all’Anas, che recupererà così il mancato aumento dei pedaggi stradali.
Nessun commento:
Posta un commento